Tribù di Mentori: Intervista al comico Gianni Fantoni. Un giorno senza sorriso è un giorno perso.

Gianni Fantoni è il genio a tuttotondo 😉 che ci ha regalato una Breve, ma utile guida alla pigrizia libro che ho letto con piacere stando sdraiato dal lato di mia scelta in quanto la stessa pagina è stampata su entrambi i lati.

Ho già avuto il piacere di intervistare Gianni nel 1997 per una rivista cartacea e sono felice di avere il noto attore comico e presentatore in questo nuovo progetto.

Fantoni non è solo un brillante comico (non solo televisivo), ma anche un autore e programmatore (vedi suo nuovo progetto MacFant in fondo all’intervista per gli appassionati del mondo Apple).

Come scrittore potete trovare su Amazon anche:

Quel deficiente del mio padrone

Breve, ma utile, guida a Tokio

 

1. Quali sono i libri che hanno notevolmente influenzato la tua vita?

Gianni Fantoni: “Allegro ma non troppo” di Carlo M. Cipolla, un libro divertentissimo scritto da un vero saggista sulla stupidità umana.
Quando me l’hanno fatto scoprire mi si è aperto un mondo, e generosamente tento di restituire il favore al Mondo da quel giorno.
Un libro fondamentale è stata la trilogia della Fondazione” di Asimov. Imperdibile per fantasia, acume, ambientazione e narrazione.

2. Quale acquisto sotto ai 100 Euro ha influito positivamente sulla tua vita ? 

Recentemente un portatelefono per la mia macchina, una Fiat 500 L. Dopo vari tentativi falliti e peripezie, ho finalmente speso ben 9,99 euro che mi hanno reso felice! Su Amazon, cliccando qui.

3. Hai un tuo “fallimento preferito”?

Ho scoperto nel tempo che dei fallimenti non si butta via niente, come il maiale. Tutto prima o poi torna utile: magari un elemento di quel fallimento, nel tempo, si rivelerà importante per evitarne un altro potenzialmente più devastante. Oppure incanala la tua vita verso il meglio. Nel 1991 fui eliminato subito da “Stasera mi butto” un programma su Rai 2 per esordienti imitatori. Pensavo fosse finito lì il mio sogno di gloria nel mondo dello spettacolo, e invece proprio quel fallimento mi portò prima al Maurizio Costanzo Show e poi su ancora fino a condurre Striscia la Notizia nel 1992 in coppia con Claudio Bisio. Si chiude una porta…

4. Se tu potessi avere un gigantesco cartellone  che manda un messaggio a milioni o miliardi di persone – cosa ci sarebbe scritto e perché? 

Un giorno senza sorriso è un giorno perso”, di Charlie Chaplin

5. Qual è uno degli investimenti migliori o più vantaggiosi che tu abbia mai fatto? 

Il mio primo computer, un Commodore Vic 20. L’amore con l’informatica è iniziato lì e non si è più spento.

6. Qual è un’abitudine insolita o una cosa assurda che tu ami?

Navigo continuamente, ossessivamente, sugli stessi 5 siti, tutto il giorno, tutti i giorni. Una roba folle.
Mi aiuta a rilassarmi e ad essere creativo. Un’altra cosa secondo me assurda che faccio, quando devo risolvere un problema anche urgente, magari, anziché applicarmici con maniacalità spesso vado a farmi una passeggiata e lascio che il cervello se ne occupi in background. Funziona sempre!

7. Negli ultimi cinque anni, quale nuova convinzione, comportamento o abitudine ha migliorato la tua vita?

L’arrivo del mio cane Severino e la passeggiata quotidiana con lui è stata una fonte di benessere e comicità inesauribile.

8. Che consiglio daresti a uno studente universitario intelligente e motivato che sta per entrare nel “mondo reale”? 

Non seguire nessun consiglio. Ascolta tutti ma poi sbaglia di testa tua. Verrà il giorno che maledirai di non aver seguito qualche consiglio che era davvero buono, ma anche da quello imparerai qualcosa. E poi l’universale “È meglio fare, e pentirsi, che non fare, e pentirsi di non aver fatto

9. Quali sono i cattivi consigli che senti nella tua professione o area di competenza?

Cambia agente!” Oppure (detto da un agente): “Dovresti far ridere facendo così…” Nessuno ha la verità in tasca, ma molti lo credono.

10. Negli ultimi cinque anni, a cosa a cosa hai imparato a dire no a (distrazioni, inviti, ecc.)? 

Abito da sempre in provincia, a Ferrara, e nel tempo ho vissuto per un periodo anche a Roma e Milano. Lontano da un ambiente di lavoro così sfiancante si depurano la mente e l’anima, e si definisce meglio il proprio obiettivo. Certo sangue cattivo non ti contamina se abiti lontano, anche se lontano dallo sguardo degli altri puoi venire dimenticato più facilmente.
Ho cercato di focalizzarmi sulla cose che sentivo più urgenti, di seguire la mia vena creativa. Non mi sono pentito mai. Le ricompense non sono solo economiche, ma a volte sono più importanti le realizzazioni dello spirito. Ho fatto anche degli errori di valutazione, ma ho la capacità di trovare il lato positivo anche nelle cose che apparentemente non lo sono. Riesco a ridere anche nelle disgrazie più cupe, e questo è un salvavita importante. Ma l’hanno trasmesso i miei genitori e questo è un insegnamento che spero un giorno di tramandare ai miei figli, quando verranno.

11. Quando ti senti sopraffatto o fuori forma, o hai temporaneamente perso la concentrazione, cosa fai?

Faccio un piccolo inventario delle priorità e cerco di spegnere tutte le notifiche degli altri pensieri. Non è facile, ma farlo ogni mattina mi aiuta molto.

12. Dove possiamo seguirti sul web?

Da quasi un anno ho cominciato a fare tv in streaming sulle mie pagine di Facebook, YouTube e Periscope, traendone grande beneficio.
Dottor Divano” è in diretta al martedì alle 21, una specie di backstage con un ospite che cambia di volta in volta e alla domenica, sempre in diretta, faccio “MacFant” dedicato al mondo Apple e alla programmazione delle app.

Altre info le trovi sul mio ultraventennale sito: www.giannifantoni.com

 

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