Tribù di Mentori: Intervista a Manuel Mauri, Psicologo-psicoterapeuta. Non conformarti, rivelati per quello che sei.

Manuel Mauri utilizza la pratica del Mantra e della meditazione nella sua professione, durante i corsi rivolti a professionisti nel campo sanitario e durante i ritiri di Yoga e Meditazione attraverso l’utilizzo della musica e del canto.

 

 

1. Quali sono i libri che hanno notevolmente influenzato la tua vita?

Lo yoga del cuore. Discorsi spirituali di Shrii Shrii Anandamurti perché ha cambiato radicalmente la direzione della mia vita e della mia professione.

2. Quale acquisto sotto ai 100 Euro ha influito positivamente sulla tua vita ? 

La Centrifuga Moulinex. Economica e facile da pulire per aver centrifugati di qualità in tempo breve e con poco impegno per pulirla che di solito scoraggia l’utilizzo.

3. In che modo un “fallimento” (o apparente fallimento) ti ha impostato per un successo successivo?

La bocciatura  a 17 anni al conservatorio  di Milano. Mi ha aiutato a cercare una strada non accademica per diffondere la musica ed il canto.

4. Se tu potessi avere un gigantesco cartellone  che manda un messaggio a milioni o miliardi di persone – cosa ci sarebbe scritto e perché? 

“Don’t follow the rules let the rules follow you” di P.R. Sarkar. Non conformarti, rivelati per quello che sei.

5. Qual è uno degli investimenti migliori o più vantaggiosi che tu abbia mai fatto? 

Tutti i corsi e gli audio e video corsi di meditazione. Ogni volta scopri una sfumatura nuova della tua mente.

6. Qual è un’abitudine insolita o una cosa assurda che tu ami?

Fare Japa, cioè ripetere mantra con un mala. Ti sconnette dall’ipnosi collettiva che vuole successo, fama e riconoscimento e ti riconnette alla tua vera natura, il tuo dharma.

7. Negli ultimi cinque anni, quale nuova convinzione, comportamento o abitudine ha migliorato la tua vita?

Tutto è coscienza. Nel momento in cui la coscienza diventa “presente” tutte le altra identificazioni (io sono il mio lavoro, la mia carriera, il mio corpo, etc..) vengono meno e ti senti pieno di gioia e connesso alla vita.

8. Che consiglio daresti a uno studente universitario intelligente e motivato che sta per entrare nel “mondo reale”? 

Studia sempre, segui il tuo intuito, la tua curiosità e confrontati con persone competenti che hanno raggiunto dei risultati.

9. Quali sono i cattivi consigli che senti nella tua professione o area di competenza?

Chiudersi in un ruolo. Non sei la tua professione e il tuo credo non è migliore degli altri. Bisogna mettere sempre in crisi quello che hai dato per certo.

10. Negli ultimi cinque anni, a cosa a cosa hai imparato a dire no a (distrazioni, inviti, ecc.)? 

Alle tentazioni. La seduzione porta a gratificazioni molto limitate. Partecipa a questo evento così sei più visibile, snaturati per il successo. Non fa per me, preferisco un cammino più congruente.

11. Quando ti senti sopraffatto o fuori forma, o hai temporaneamente perso la concentrazione, cosa fai?

In genere ringrazio la vita per tutto quello che mi dà e cerco di stare un po’ da solo. Questo mi ricarica enormemente .

12. Dove possiamo seguirti sul web?

Sito personale

www.ipnosistrategica.it

www.voiceyoga.it

facebook https://www.facebook.com/dottor.mauri

instagram https://www.instagram.com/mauri.manuel/

YouTube https://www.youtube.com/channel/UCmER1LyJU8bn4Bnf7M7vasA?view_as=subscriber

 

Tribù di Mentori: Intervista a Gianfranco Damico, scrittore. Cura il tuo pensiero e la tua mente.

Gianfranco Damico è docente in corsi post-universitari e svolge attività di coaching, formazione e consulenza con privati, aziende, enti pubblici, organizzazioni, scuole. Negli ultimi quindici anni ha lavorato con migliaia di persone, insegnanti, manager, professionisti, genitori, a dimensioni quali la crescita personale e l’eccellenza umana in tutte le sue forme. Da sempre interessato alla filosofia occidentale e a sistemi di pensiero orientali come Taoismo e Buddismo, ha un Master Practitioner in PNL, un diploma di Life-Coach e un Master in Gestione Risorse Umane.

 

Gianfranco ha scritto anche dei libri che potete trovare su Amazon:

Piantala di essere te stesso! Liberarsi dai propri limiti ed essere felici

Le emozioni sono intelligenti. Esercizi per allenare il cuore e la mente

Il codice segreto delle relazioni: Usare il cervello per arrivare al cuore

Mai abbastanza si ama la fuggente vita: Meraviglia da danza e da combattimento

 

1. Quali sono i libri che hanno notevolmente influenzato la tua vita?

I libri che mi hanno influenzato di più in assoluto sono quelli legati al taoismo e al buddhismo zen, in autori come Alan Watts e Daisetsu Teitaro Suzuki, che ne scrissero il primo in modo assolutamente gioioso e discorsivo, il secondo come filosofo e studioso. In realtà per me partì dalla cultura beat americana, con autori come Jack Kerouac e Allen Ginsberg, che rivoluzionavano tra gli anni 50 e 60 la cultura americana e il modo il modo di porsi verso la tradizione e l’establishment in quanto giovani –tutta la controcultura nasce anche da loro. Loro parlavano di questi mondi spirituali diversi, e io crescevo e molte cose del cristianesimo, e ancor meno del cattolicesimo, non mi convincevano per niente, non mi parlavano di nulla. Quando scoprii quelle dimensioni, fu come essere finalmente arrivato a casa. Testi come il Chung Tzu diventarono il mondo dove intrapresi il mio viaggio spirituale. Ma non solo spirituale. Lì c’è anche un altro modo di sentire e concepire la vita e praticare il pensiero. Anche lì mi ritrovai perfettamente, e ancora adesso credo che il mio modo di usare la mente e il mio intelletto segua certi sentieri che lì sono stati tracciati. Poi, naturalmente, si tratta di abbandonare ogni sentiero e tracciare i propri.

Un altro autore che ho amato moltissimo –ci feci pure la tesi di laurea- è Charles Bukowski, che mi ha tenuto compagnia per anni. Bukowski l’ho amato perché raccontava la vita e l’uomo per com’è, non per come dovrebbe essere. E lo faceva con una poesia e un’umanità straordinarie. A suo modo, un santo, uno che era riuscito a vedere la meravigliosa bellezza della vita passando anche dagli inferni che ci tocca vivere.

2. Hai un tuo “fallimento preferito”?

Oh, ne ho uno che è assolutamente il mio preferito. Più o meno 20 anni fa, la ragazza con cui stavo da 10 anni e a cui mi sentivo legatissimo, mi lasciò a 3 mesi dal matrimonio, con le partecipazioni fatte e la casa comprata. Mi parve che il mondo mi fosse crollato addosso. E in effetti era così. Ma fu il più bel regalo che il cielo potesse farmi, anche se io non lo sapevo ancora. Il mio equilibrio interiore sul piano emozionale era infatti ancora un lavoro da compiere, e ancor di più la mia autonomia sul piano affettivo. C’erano molte cose che non andavano proprio bene per me, in quella relazione, eppure io ci stavo dentro col terrore di perderla. Ci pensò la vita per me, attraverso la sua decisione. Il completamento del dono avvenne infatti da lì a breve: incontrai la ragazza con cui sto magnificamente ancora adesso, che ora è la mia signora e la madre dei nostri due splendidi ragazzi; posso dire “l’amore della mia vita”, vissuto in una mia dimensione interiore che è nel frattempo giunta a un diverso livello di equilibrio, certamente anche grazie a lei. Insomma…sto benissimo! Tutto questo non sarebbe avvenuto senza quel “fallimento”, e oggi sarei probabilmente uno dei tanti divorziati un po’ ammaccati. Questo mi ha insegnato una cosa fondamentale: che bisogna avere fede nella vita, che non bisogna mai lasciarsi andare a troppa tristezza quando le cose si mettono male. Restare aperti. La vita è flusso e noi anche, e ti porterà altre cose, altre storie, altro senso. Questo è diventato poi il mio modo di stare al mondo.

3. Se tu potessi avere un gigantesco cartellone che manda un messaggio a milioni o miliardi di persone – cosa ci sarebbe scritto e perché?

Ci scriverei “cura il tuo pensiero, la tua mente; se lo fai, la tua mente si prenderà cura di tutto il resto, e lo farà benissimo. Se non lo fai, camminerai come un nottambulo senza lanterna a cercare sentieri di felicità nel buio più pesto. Scegli”

4. Qual è uno degli investimenti migliori o più vantaggiosi che tu abbia mai fatto?

In assoluto il tempo speso coi miei figli che crescono e la vicinanza a mia moglie e alla nostra attività. Vedi, c’è stato un tempo in cui gli impegni professionali –e i successi- sono stati per me misura e indice di realizzazione personale. Andare, prendere un aereo, albergo, sessioni, incarichi. Poi ho smesso. Non so, nessuna soddisfazione legato a quegli ambiti era neanche lontanamente paragonabile alla gioia di starmene a giocare coi miei figli o ad andarmene al mattino con mia moglie al mercato a fare la spesa per la trattoria che lei gestisce con la sua famiglia –e ora anche io. E quando il tempo scorre, quando vedi laggiù in fondo l’orizzonte ultimo a cui tutti siamo destinati, non hai voglia di fare delle cose che sai non sono quelle che ti accendono il cuore. Vuoi fare quelle altre. Attenzione, io amo il mio lavoro, sempre. Quello che voglio dire è che ho spostato l’investimento di tempo molto più sulla dimensione affettiva. Paradossalmente, quando l’ho fatto, sono venute anche alcune soddisfazioni sul piano del mio impegno col mondo. Vedi i libri. Che non avrei avuto tempo comunque di meditare e scrivere se avessi continuato a girare come una trottola. Oggi mi godo la mia famiglia, il nostro ristorante, il mio tempo e la vita. Poi, ogni tanto, vado a fare formazione e consulenza. Che forse ne sono usciti  di molto arricchiti e densi.

5. Qual è un’abitudine insolita o una cosa assurda che tu ami?

I cimiteri. Adoro andare nei cimiteri e osservare tutte quelle facce. Ne immagino le storie, cerco di indovinarne le vite, ciò che sono stati.  Ogni volta che sono in una città o un paese nuovo, se posso –non è una fissazione, intesi- vado a vedere il suo cimitero. Mi danno pace, i cimiteri, senso, prospettiva, poesia. E una grande voglia di non sprecare un attimo del tempo e della vita che ancora mi rimangono. Esaltano la compassione umana in me, e la gioia di essere vivo.

6. Negli ultimi cinque anni, quale nuova convinzione, comportamento o abitudine ha migliorato la tua vita?

Una su tutte: la capacità, che per me è stata una conquista, di mandare al diavolo quelli che sento hanno varcato il limite del rispetto; la capacità di porre dei confini e di farli rispettare, quella di togliere ogni possibilità agli scontenti del mondo, ai risucchiatori di energia, ai frustrati e recriminanti che usano te come pattumiera dei loro veleni, di attaccarsi alla mia vita e di togliermi tempo e meraviglia. Facciano quello che credono, ma non con me. Quando accade, glielo dico in due secondi netti. Dopo quei due secondi arriva il vaffanculo.

7. Che consiglio daresti a uno studente universitario intelligente e motivato che sta per entrare nel “mondo reale”?

Non lo so. Forse di stare attenti a quelli che sanno tutto, hanno capito tutto. La vita va sperimentata, vissuta, giocata. Gli direi va e gioca. Scegliti dei maestri se vuoi, gente che ha fatto pezzi di strada che tu non hai ancora fatto, ma che sii tu a scegliere. Coltiva la tua mente: leggi, ascolta musica, vai al cinema, vediti qualche mostra d’arte. Fai cose che ti entusiasmano….Leggi i libri di Gianfranco Damico…ah ah ah!!!

8 . Quando ti senti sopraffatto o fuori forma, o hai temporaneamente perso la concentrazione, cosa fai?

La campagna. La natura. Guarda, io sono cresciuto con mio nonno in campagna. Credo di averne assorbito la magia, che quella magia si sia infilata in me. Il ronzio degli insetti nel silenzio. La grazia delle erbe e dei fiori. Il vento che gioca con i rami e le foglie. I profumi. E’ per me uno stato di beatitudine profonda e di presenza assoluta nell’attimo. Mi basta andare a farmi le mie passeggiate –spesso lo facciamo con la mia signora; raccogliamo arbusti e fiori coi quali decoriamo la trattoria, e le erbe aromatiche che usiamo in cucina- per ritrovare il centro del mio equilibrio. Adoro le grandi città, le metropoli –quelle asiatiche più di tutte-; mi danno il brio, l’energia e la magia del grande teatro dell’uomo. Ma quando devo tornare in me, al centro del mio essere silenzioso, originario, prezioso, è in campagna, al cospetto degli alberi e della terra e delle nuvole che lente solcano il cielo, e lì che vado.

10. Dove possiamo seguirti sul web?

www.gianfrancodamico.it

https://www.facebook.com/gianfranco.damico.71

 

 

Tribù di Mentori: Intervista allo Psicologo e Psicoterapeuta Gennaro Romagnoli. Siate gentili.

E’ un piacere su questo nuovo sito avere come ospite Gennaro Romagnoli psicologo psicoterapeuta fondatore di Psinel il podcast di psicologia e crescita personale più ascoltato in Italia, un caro amico che conosco da un paio di decenni.

Gennaro ha scritto anche un libro che potete trovare su Amazon:

Rilassamento Dinamico. Come Ottenere Stati di Rilassamento Profondo con la Dinamica Mentale.

 

1. Quali sono i libri che hanno notevolmente influenzato la tua vita?

Il primo vero libro ad avermi ispirato è stato “il mondo di Sophia” un romanzo dedicato all’insegnamento della filosofia. Mi sono sempre sentito tanto ignorante avendo fatto delle scuole tecniche e avendo anche scarsi risultati ma quando verso i 16 anni ho iniziato a capire “autonomamente” ciò che significava la filosofia ecco mi si è aperto un mondo. Da li ho iniziato a leggere molti filosofi fino ad arrivare a Freud all’età di circa 17 anni, ovviamente non ci capivo niente ma direi che la strada era già segnata.

Libri più recenti sono quelli di Harari (“Sapiens” e “Homo Deus“) che mi hanno dato uno sguardo pazzesco ed ampliato sulla storia del mondo e di dove stiamo (presumibilmente) andando.

Come romanzo cito “Shantaram” una storia lunga e tortuosa (a quanto pare veritiera) che ti porta nel centro della diatriba fra “bene e male”.

2. Quale acquisto sotto ai 100 Euro ha influito positivamente sulla tua vita ?

Un piccolo registratore audio da circa 97 euro che mi ha concesso di iniziare a registrare i primi audio professionali per il mio blog. E’ stato un piccolo investimento che mi ha portato tanta tanta fortuna.

Grazie a quel registratore ho prodotto non solo i primi audio (o anl del mio sito) ma anche i primi percorsi di formazione online. Mi aveva davvero sorpreso per la enorme qualità, era uno zoom ma purtroppo “è deceduto” dopo 10 anni di lunga carriera!

3. Hai un tuo “fallimento preferito”?

Il mio fallimento preferito è la mia prima apparizione televisiva, non che ne abbia fatte molte ma la prima (su 5 per l’esattezza) è stata davvero disastrosa. Allora era una apparizione su “festa italiana” che aveva come conduttrice Caterina Balivo. La prima proposta era di fare un’intera stagione come esperto di “micro espressioni” ma purtroppo le cose sono andate male e mi hanno dato una puntata come “contentino”. Visto che mi avevano tenuto sulle spine per mesi alla fine mi propongono di fare una apparizione dedicata alle “bugie”, mi mandano a casa 4 domande a cui avrei dovuto rispondere dal vivo. Quando arrivo li scopro che un ospite non è potuto venire e allora mi dicono “ci dispiace devi cambiare argomento, parlerai di tradimento”. Ovviamente non mi hanno fatto neanche una delle domande prestabilite e mi hanno seriamente messo in difficoltà, tutti possono vederlo andando a ripescare il mio video su YouTube.

Il mio errore più grande è stato cadere nella trappola “del fenomeno”. La conduttrice ad un certo punto mi chiede se posso stabilire la veridicità di quello che dicono le persone fra il pubblico, io resto un po’ di sasso ma poi (stupidamente) accetto. Perché stupidamente? Perché in realtà quelle cose si fanno in team, con calma, con delle video camere in grado di cogliere tutto e dei microfoni molto potenti per poter cogliere i picchi dell’audio, insomma mi sono lanciato e sono caduto…male 🙂

 

4. Se tu potessi avere un gigantesco cartellone che manda un messaggio a milioni o miliardi di persone – cosa ci sarebbe scritto e perché?

Siate gentili l’uno con l’altro… ecco questa sarebbe la frase, una esortazione attiva alla gentilezza che per quanto mi riguarda sta svanendo da questo mondo. Il modello del figo è il duro che non deve chiedere mai! Siate più gentili con voi stessi e con gli altri e il mondo sarà migliore 🙂

5. Qual è uno degli investimenti migliori o più vantaggiosi che tu abbia mai fatto?

Mettendo da parte i bitcoin direi la mia formazione personale in campo tecnologico. Il fatto di non essermi fermato all’università, il dover comprare corsi che mi insegnassero anche il semplice “scrivere un blog” è stato un investimento importantissimo a distanza di anni. Ora non voglio fare pubblicità al corso preciso (esiste ancora ma è molto cambiato) ma è stato importante per me spendere un po’ di tempo e denaro a formarmi anche dopo la formazione classica.

Esiste poi un altro investimento che non è stato di denaro ma di tempo e impegno, mi riferisco al mio blog che ovviamente per anni non mi ha portato nulla se non critiche da parte dei colleghi più conservatori. Insistere invece che mollare è stato un enorme investimento (oltre a tutto l’aspetto economico per tenerlo su).

6. Qual è un’abitudine insolita o una cosa assurda che tu ami?

Amo scrivere in bagno, onestamente anche queste risposte le sto facendo dal mio bellissimo WC. Lo so non è una bella immagine ma è la verità e chi mi conosce sa bene che adoro scrivere e leggere “sul trono”. L’abitudine specifica è questa: tutte le mattine, dopo aver fatto un po’ di ginnastica e aver preso un caffè mi metto in bagno e scrivo. Se devo scrivere un post faccio quello ma posso anche scrivere un articolo per una rivista prestigiosa, dipende da quello che devo fare. In quei primi minuti del mattino, mentre sono seduto sul mio “trono” ho sprazzi interessanti di creatività che non ho in altri momenti (e luoghi) del giorno.

7. Negli ultimi cinque anni, quale nuova convinzione, comportamento o abitudine ha migliorato la tua vita?

Che la nostra cara crescita personale sia più un “togliere” che un “aggiungere”. Togliere freni che consentano alla “macchina” di funzionare adeguatamente più che cercare di innestare nuove “tecnologie” che le consentano di performare meglio. Certamente esiste una crescita personale fatta di “abilità da apprendere” ma molto spesso aggiungiamo a più non posso cose che non riusciamo praticamente ad implementare. Quando a volte la vera soluzione sta nel “lasciar andare”, nel “fare spazio” più che nel cercare “nuove strategie” per vivere meglio. Non mi riferisco alla diatriba fra “riparare o aggiungere”, fra “guarire o accrescere” ma all’idea di lasciare che le cose “siano come siano”, cosa che a volte fa accadere i cambiamenti più grandi. Taoismo? Se proprio vogliamo dargli un nome assomiglia alla filosofia taoista ma è semplicemente una constatazione che ho fatto nel mio studio, molte volte “meno fai e meglio stanno”. Piu riesci a “togliere gli ostacoli al cambiamento” e più il cambiamento avviene naturalmente… quindi negli ultimi anni ho questa convinzione, chissà fra qualche anno, mi piace cambiare idea 🙂

8. Che consiglio daresti a uno studente universitario intelligente e motivato che sta per entrare nel “mondo reale”?

Di non farsi abbagliare dalle strade “già battute” e di scegliere provarne di “nuove” anche se si è appena usciti dall’Università, anche se si è “piccoli”, se si hanno idee nuove, cercare di metterle in pratica fin da subito senza il timore di sbagliare, anche perché forse la cosa più importante è proprio imparare a sbagliare tante volte. E per farlo bisogna “lanciarsi”, senza fare finta di conoscere le cose ma portando avanti le proprie idee anche se non sembrano rientrare nel proprio percorso di studi.

9. Quali sono i cattivi consigli che senti nella tua professione o area di competenza?

Il cattivo consiglio, forse il peggiore in assoluto nella mia professione è quello di non apprendere, utilizzare o sperimentare approcci differenti dal proprio. Evitare “l’eclettismo” (i miei colleghi usano questa parolaccia) e siamo d’accordo, se sei in formazione è bene che prima impari una cosa e poi un’altra. Però bisogna evitare di creare delle sette dove le persone vengono scoraggiate a guardarsi attorno, questo è il peggior consiglio in assoluto. Tieni un centro ma sperimenta, esplora e studia tutto ciò che ti attrae.

10. Negli ultimi cinque anni, a cosa a cosa hai imparato a dire no a (distrazioni, inviti, ecc.)?

Presupponendo che devo ancora lavorare molto su questo aspetto, diciamo che sto imparando a dire di no alle diverse proposte che mi vengono fatte. Negli ultimi anni diverse aziende mi hanno proposto di fare “promozioni a pagamento” sul mio podcast, ecco li ho dovuto imparare a dire di no in fretta.

11. Dove possiamo seguirti sul web?

https://www.psicologianeurolinguistica.net/

https://www.facebook.com/drgennaroromagnoli/

 

 

Tribù di Mentori: Intervista al comico Gianni Fantoni. Un giorno senza sorriso è un giorno perso.

Gianni Fantoni è il genio a tuttotondo 😉 che ci ha regalato una Breve, ma utile guida alla pigrizia libro che ho letto con piacere stando sdraiato dal lato di mia scelta in quanto la stessa pagina è stampata su entrambi i lati.

Ho già avuto il piacere di intervistare Gianni nel 1997 per una rivista cartacea e sono felice di avere il noto attore comico e presentatore in questo nuovo progetto.

Fantoni non è solo un brillante comico (non solo televisivo), ma anche un autore e programmatore (vedi suo nuovo progetto MacFant in fondo all’intervista per gli appassionati del mondo Apple).

Come scrittore potete trovare su Amazon anche:

Quel deficiente del mio padrone

Breve, ma utile, guida a Tokio

 

1. Quali sono i libri che hanno notevolmente influenzato la tua vita?

Gianni Fantoni: “Allegro ma non troppo” di Carlo M. Cipolla, un libro divertentissimo scritto da un vero saggista sulla stupidità umana.
Quando me l’hanno fatto scoprire mi si è aperto un mondo, e generosamente tento di restituire il favore al Mondo da quel giorno.
Un libro fondamentale è stata la trilogia della Fondazione” di Asimov. Imperdibile per fantasia, acume, ambientazione e narrazione.

2. Quale acquisto sotto ai 100 Euro ha influito positivamente sulla tua vita ? 

Recentemente un portatelefono per la mia macchina, una Fiat 500 L. Dopo vari tentativi falliti e peripezie, ho finalmente speso ben 9,99 euro che mi hanno reso felice! Su Amazon, cliccando qui.

3. Hai un tuo “fallimento preferito”?

Ho scoperto nel tempo che dei fallimenti non si butta via niente, come il maiale. Tutto prima o poi torna utile: magari un elemento di quel fallimento, nel tempo, si rivelerà importante per evitarne un altro potenzialmente più devastante. Oppure incanala la tua vita verso il meglio. Nel 1991 fui eliminato subito da “Stasera mi butto” un programma su Rai 2 per esordienti imitatori. Pensavo fosse finito lì il mio sogno di gloria nel mondo dello spettacolo, e invece proprio quel fallimento mi portò prima al Maurizio Costanzo Show e poi su ancora fino a condurre Striscia la Notizia nel 1992 in coppia con Claudio Bisio. Si chiude una porta…

4. Se tu potessi avere un gigantesco cartellone  che manda un messaggio a milioni o miliardi di persone – cosa ci sarebbe scritto e perché? 

Un giorno senza sorriso è un giorno perso”, di Charlie Chaplin

5. Qual è uno degli investimenti migliori o più vantaggiosi che tu abbia mai fatto? 

Il mio primo computer, un Commodore Vic 20. L’amore con l’informatica è iniziato lì e non si è più spento.

6. Qual è un’abitudine insolita o una cosa assurda che tu ami?

Navigo continuamente, ossessivamente, sugli stessi 5 siti, tutto il giorno, tutti i giorni. Una roba folle.
Mi aiuta a rilassarmi e ad essere creativo. Un’altra cosa secondo me assurda che faccio, quando devo risolvere un problema anche urgente, magari, anziché applicarmici con maniacalità spesso vado a farmi una passeggiata e lascio che il cervello se ne occupi in background. Funziona sempre!

7. Negli ultimi cinque anni, quale nuova convinzione, comportamento o abitudine ha migliorato la tua vita?

L’arrivo del mio cane Severino e la passeggiata quotidiana con lui è stata una fonte di benessere e comicità inesauribile.

8. Che consiglio daresti a uno studente universitario intelligente e motivato che sta per entrare nel “mondo reale”? 

Non seguire nessun consiglio. Ascolta tutti ma poi sbaglia di testa tua. Verrà il giorno che maledirai di non aver seguito qualche consiglio che era davvero buono, ma anche da quello imparerai qualcosa. E poi l’universale “È meglio fare, e pentirsi, che non fare, e pentirsi di non aver fatto

9. Quali sono i cattivi consigli che senti nella tua professione o area di competenza?

Cambia agente!” Oppure (detto da un agente): “Dovresti far ridere facendo così…” Nessuno ha la verità in tasca, ma molti lo credono.

10. Negli ultimi cinque anni, a cosa a cosa hai imparato a dire no a (distrazioni, inviti, ecc.)? 

Abito da sempre in provincia, a Ferrara, e nel tempo ho vissuto per un periodo anche a Roma e Milano. Lontano da un ambiente di lavoro così sfiancante si depurano la mente e l’anima, e si definisce meglio il proprio obiettivo. Certo sangue cattivo non ti contamina se abiti lontano, anche se lontano dallo sguardo degli altri puoi venire dimenticato più facilmente.
Ho cercato di focalizzarmi sulla cose che sentivo più urgenti, di seguire la mia vena creativa. Non mi sono pentito mai. Le ricompense non sono solo economiche, ma a volte sono più importanti le realizzazioni dello spirito. Ho fatto anche degli errori di valutazione, ma ho la capacità di trovare il lato positivo anche nelle cose che apparentemente non lo sono. Riesco a ridere anche nelle disgrazie più cupe, e questo è un salvavita importante. Ma l’hanno trasmesso i miei genitori e questo è un insegnamento che spero un giorno di tramandare ai miei figli, quando verranno.

11. Quando ti senti sopraffatto o fuori forma, o hai temporaneamente perso la concentrazione, cosa fai?

Faccio un piccolo inventario delle priorità e cerco di spegnere tutte le notifiche degli altri pensieri. Non è facile, ma farlo ogni mattina mi aiuta molto.

12. Dove possiamo seguirti sul web?

Da quasi un anno ho cominciato a fare tv in streaming sulle mie pagine di Facebook, YouTube e Periscope, traendone grande beneficio.
Dottor Divano” è in diretta al martedì alle 21, una specie di backstage con un ospite che cambia di volta in volta e alla domenica, sempre in diretta, faccio “MacFant” dedicato al mondo Apple e alla programmazione delle app.

Altre info le trovi sul mio ultraventennale sito: www.giannifantoni.com

 

Tribù di Mentori: Intervista a Mario Furlan, fondatore dei City Angels. Menti aperte e cuori aperti.

Mario Furlan è un caro amico e un giornalista che mi ha intervistato diverse volte. E’ finalmente il mio momento non solo di rendergli il favore ma di donarvi le perle di saggezza di questo genio multitalentuoso: fondatore nel 1994 dei City Angels, forse il più noto life coach Italiano, trainer di difesa personale e scrittore di numerosi libri:

Risveglia il campione in te! 2.0. Come utilizzare al meglio cervello, corpo ed emozioni per ottenere il massimo e vivere felici

Tu puoi! Come superare gli ostacoli, vincere le sfide e vivere al massimo: Come superare gli ostacoli, vincere le sfide e vivere al massimo

Vivere da angeli. La vita secondo il fondatore dei City Angels

 

1. Quali sono i libri che hanno notevolmente influenzato la tua vita?

Mario Furlan: Il libro che mi ha influenzato di più da bambino è stato Seppellite il mio cuore a Wounded Knee il primo libro che raccontò la storia della conquista del West dalla parte delle vittime, gli indiani. Leggendolo decisi che da grande mi sarei dedicato a combattere contro la violenza del più forte sul più debole.
Altri libri che mi hanno influenzato, letti da ragazzo: Cime tempestose, i racconti di Dino Buzzati, Agostino di Moravia, Ultime lettere di Jacopo Ortis del Foscolo.

2. Quale acquisto sotto ai 100 Euro ha influito positivamente sulla tua vita ? 

Il caricabatterie per telefonino e tablet portatile! Uso Anker Power Core

3. Hai un tuo “fallimento preferito”?

Il mio fallimento preferito: quando non venni assunto come direttore di una televisione locale di Lecco. Ci restai male, me l’avevano promesso. Ma rimanendo a Milano fondai i City Angels.

4. Se tu potessi avere un gigantesco cartellone  che manda un messaggio a milioni o miliardi di persone – cosa ci sarebbe scritto e perché? 

Il motto dei City Angels, che abbiamo scritto su un lenzuolo grande:
– MURI + PONTI.
Significa auspicare una società aperta. Con menti aperte e cuori aperti. Dove non conta da dove vieni, ma chi sei e dove stai andando.

5. Qual è uno degli investimenti migliori o più vantaggiosi che tu abbia mai fatto? 

Quello di comprare il libro di Dale Carnegie “Come trattare gli altri e farseli amici

6. Qual è un’abitudine insolita o una cosa assurda che tu ami?

Ogni mattina, appena sveglio, preparo acqua tiepida con disciolto del sale per inspirarlo attraverso le narici e ripulire i setti nasali. E’ una pratica yoga che mi insegnò mia madre. Mi aiuta ad avere meno raffreddori!

7. Negli ultimi cinque anni, quale nuova convinzione, comportamento o abitudine ha migliorato la tua vita?

Quella di meditare ogni giorno, al risveglio e prima di andare a letto

8. Che consiglio daresti a uno studente universitario intelligente e motivato che sta per entrare nel “mondo reale”? 

Credi in te stesso e nei tuoi obiettivi. Sii flessibile nella strategia. E non ascoltare quelli che ti vogliono rubare i sogni!

9. Quali sono i cattivi consigli che senti nella tua professione o area di competenza?

Alcuni formatori trasmettono il messaggio che possiamo diventare delle specie di supermen. Cazzate. Credo invece che dobbiamo accettarci per quello che siamo, con le nostre debolezze, paure e fragilità. Diventando il meglio di ciò che siamo.

10. Negli ultimi cinque anni, a cosa hai imparato a dire no a (distrazioni, inviti, ecc.)? 

Ho imparato a dire di no a un sacco di inviti. Soprattutto alla sera. Mi piace andare a letto presto, quindi normalmente dico di no a cene e feste. Se esco, lo faccio per uscire su strada con i City Angels.

11. Quando ti senti sopraffatto o fuori forma, o hai temporaneamente perso la concentrazione, cosa fai?

Vado a fare una corsa: così mi ricarico.

 

Potete seguire Mario sul suo sito: www.mariofurlan.com